Stati generali dei professionisti del patrimonio culturale

Archivi, biblioteche e musei: agenda per un futuro sostenibile

 

Biblioteche, archivi e musei costituiscono un’infrastruttura della conoscenza che raccoglie, organizza e rende disponibili le opere d’arte, le testimonianze, i prodotti della creatività e dell’ingegno, i documenti; fornendo accesso a una pluralità di saperi e di informazioni, essa agevola l’attività dei ricercatori e degli studiosi, tutela la memoria culturale della nazione, offre a tutti i cittadini occasioni di crescita personale e culturale, favorisce l’acquisizione di competenze che possono essere spese nella vita sociale e lavorativa; nel caso degli archivi, inoltre, a questi compiti si affianca la conservazione della documentazione prodotta dalla pubblica amministrazione.

Le associazioni rappresentative di questi istituti e dei professionisti che vi lavorano (ICOM – International Council of Museums, ANAI – Associazione Nazionale Archivistica Italiana, AIB – Associazione Italiana Biblioteche) durante la VII Conferenza nazionale dei Musei d’Italia (Milano, 21 novembre 2011) hanno dato vita alla federazione MAB – Musei Archivi e Biblioteche. MAB si rivolge a tutti quanti svolgono una attività professionale legata alla tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale e ha lo scopo di affrontare congiuntamente le criticità poste dalla gestione del patrimonio culturale e individuare proposte condivise di razionalizzazione e rilancio dei sistemi culturali locali.

22-23 novembre 2012,Milano, Palazzo Lombardia

MAB Italia

Le tre Associazioni hanno deciso di organizzare congiuntamente gli “Stati generali degli istituti del patrimonio culturale”, un appuntamento di taglio sia politico sia professionale, teso a creare forme di coordinamento e azioni comuni per rinsaldare il fronte dei professionisti della cultura e renderlo percepibile come soggetto unitario alle istituzioni.

Il progetto è stato presentato sia alla Commissione cultura della Conferenza delle Regioni sia al Sottosegretario di Stato ai Beni e alle Attività Culturali, arch. Roberto Cecchi. Entrambi i soggetti hanno dimostrato apprezzamento per l’iniziativa e intendono sostenerla attivamente.

I punti su cui si focalizzeranno gli Stati generali sono:

  1. Il lavoro nei beni culturali: difesa e valorizzazione del capitale umano, tutela dei giovani, ricambio generazionale; forme di esternalizzazione dei servizi; lavoro dipendente, volontariato e sussidiarietà.
  2. I sistemi culturali: aumentare la capacità di agire in rete e a sistema, costruire sistemi territoriali e un sistema nazionale in cui ogni componente operi in base a criteri di funzionalità, autonomia e complementarietà in un quadro programmatico concordato.
  3. La fisclità per la cultura: riforma fiscale e donazioni liberali a favore della gestione del patrimonio culturale; 5 per mille dell’irpef a favore degli istituti culturali e delle loro attività, federalismo fiscale.
  4. Le competenze degli operatori e il riconoscimento delle professioni culturali: quali competenze sono necessarie per gestire biblioteche, archivi e musei? Come certificare le competenze?
  5. Il patrimonio culturale nella rete: agenda digitale e patrimonio culturale, diritto d'autore e diritto d'accesso, alfabetizzare alla fruizione attraverso la rete.
  6. Come collaborare in occasione di emergenze? Salvare e riconsegnare alla pubblica fruizione beni archivistici, librari e museali sono problemi che implicano soluzioni in parte simili e in parte diverse, che si prestano a sviluppare collaborazioni innovative.

In collaborazione con Regione Lombardia

 

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