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Il 3 e 4 marzo si terrà a Napoli, rispettivamente presso la Biblioteca della Società dei Naturalisti e la Biblioteca San Lorenzo Maggiore “fra Landolfo Caracciolo”, il V Congresso nazionale MAB. A distanza di oltre tre anni dal precedente congresso nazionale, tenutosi il 29 novembre 2019 all’Archivio centrale dello Stato, questo appuntamento intende riproporre l’alleanza tra i professionisti di musei, archivi e biblioteche creata nel 2011 con il Protocollo ICOM-ANAI-AIB, al quale hanno aderito in seguito anche la Confederazione Italiana Archeologi (CIA) a l’Associazione dei Conservatori e Restauratori Italiani di Archivi e Biblioteche (AICRAB).

 

 

Ripartiamo da MAB

Congresso 2019


Il 29 novembre 2019 si terrà a Roma, presso l’Archivio Centrale dello Stato, il IV Convegno nazionale MAB. L’appuntamento biennale intende rilanciare con forza l’alleanza tra i professionisti di Musei, Archivi e Biblioteche, creata nel 2011 con un Protocollo tra ICOM, ANAI e AIB, cui hanno aderito anche la Confederazione Italiana Archeologi (CIA) a l’Associazione dei Conservatori e Restauratori Italiani di Archivi e Biblioteche (AICRAB).
Le relazioni della mattina saranno dedicate a un confronto sui lessici in uso nei rispettivi settori, ma il Convegno costituisce anche l’occasione per un bilancio delle iniziative comuni realizzate negli ultimi anni dai MAB regionali e per un’analisi di criticità, potenzialità e obiettivi di medio e lungo periodo, sia livello territoriale che nazionale.
La partecipazione è gratuita.

29 novembre 2019 - Roma, Archivio Centrale dello Stato


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Si pubblica la risposta dell'On. Chiamparino, Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, all'appello MAB dello scorso 5 marzo a favore della mobilitazione "A chi compete la cultura?".

 

 

Risposta del Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome
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Le organizzazioni fondatrici del Coordinamento MAB – AIB, ANAI e ICOM – sono vivamente allarmate dei gravi pericoli che incombono sulla sorte dei servizi culturali direttamente svolti dalle Province e di quelli finora da esse sostenuti con interventi basati su competenze delegate dalle Regioni in materia di musei e biblioteche, e indirettamente anche di archivi, a seguito della riforma delle Province italiane (L. 56/2014). Per questo MAB ha sostenuto e sostiene la petizione on line “A chi compete la cultura?” e ne condivide gli obiettivi.


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Un incontro per confrontarsi sugli elementi di omogeneità e di differenza tra le figure professionali che operano negli archivi, nelle biblioteche e nei musei; per individuare i bisogni e gli ambiti di una formazione comune rispetto alle esigenze specifiche di ogni disciplina.
Bologna, Palazzo Comunale (Sala Tassinari), 14 febbraio 2015, ore 10.00-17.00

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La Riforma delle Province italiane mette in serio pericolo l’esistenza di tutte le strutture e i servizi culturali fino ad oggi di competenza provinciale. Dal 1 gennaio 2015 la loro gestione viene demandata ad altri enti - Regioni e Comuni in primis - che sono chiamati a finanziarli, occuparsi delle loro attività e prendersi carico del loro personale. Il rischio è che per per molti beni culturali la riforma si traduca in un fallimento e che centinaia di musei, biblioteche, reti e sistemi territoriali vadano incontro a una drammatica chiusura o a un drastico ridimensionamento di attività e servizi.
Firma la petizione per evitare che accada tutto questo.
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Puntata di Fahrenheit dedicata ad archivi e biblioteche. Mancanza di fondi, taglio del personale, strutture fatiscenti sono state alcune delle problematiche toccate da Enrica Manenti (presidente AIB), Marco Carassi (presidente ANAI) e Micaela Procaccia, Capo servizio della Direzione Generale per gli Archivi.

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L'introduzione nel Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio dell’art. 9 bis inserisce una norma da tempo attesa e di grande importanza per i professionisti del patrimonio culturale. La norma stabilisce infatti che gli interventi sui beni culturali debbano essere direttamente condotti o quantomeno affidati alla responsabilità di professionisti in possesso di adeguate formazione ed esperienza professionale.
Si tratta non solo di una grande vittoria dei professionisti dei beni culturali per la salvaguardia del nostro patrimonio storico ma anche dell’affermazione del rispetto del loro lavoro, il riconoscimento della dedizione e della passione con cui lo interpretano.
Roma-Milano, 30 giugno 2014

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ll Decreto Legge “Art Bonus” (DL 31 maggio 2014, n. 83, G.U. 31/5/2014) propone misure significative e importanti per la conservazione e la fruizione del patrimonio culturale e per lo sviluppo del turismo in Italia. Non pare però condivisibile il contenuto all’art. 8 che propone alcune "Misure urgenti per favorire l'occupazione giovanile presso gli istituti e luoghi della cultura di appartenenza pubblica".
Le risorse destinate all’occupazione giovanile previste nel decreto “Art Bonus”, nella loro esiguità (150 tirocinanti per sei mesi, pagati 1.000 euro lordi al mese), rischiano di non avere nessuna efficacia, creando solo altri precari in un settore in cui si contano a centinaia i quarantenni con alta esperienza e specializzazione, disoccupati o vergognosamente sottopagati.
Roma-Milano, 19 giugno 2014

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