Con questo Convegno, da un lato intendono affrontare la questione di come giungere al riconoscimento delle diverse professioni del patrimonio culturale e, dall’altro, analizzare quali processi possano costituire il più efficace raccordo tra formazione e lavoro. Al centro del confronto sarà posta l’innovazione: l’innovazione dei saperi e dei saper-fare necessari a rispondere alle opportunità introdotte da uno sviluppo tecnologico che ha trasformato e continua a trasformare il mondo in cui operiamo e viviamo.
Archivisti, bibliotecari e operatori museali si propongono di riflettere insieme su un modello di formazione comune che dilati gli spazi di dialogo, di scambio, di ibridazione fra saperi in una prospettiva che, nel rispetto delle differenze, promuova nuovi approcci e nuovi contenuti, che diano forza alla sempre più indispensabile integrazione delle loro competenze.
L’irruzione massiccia delle nuove tecnologie negli archivi, nelle biblioteche e nei musei, da una parte, ci sfida a impadronirci delle competenze necessarie per fare in modo nuovo cose antiche e, dall’altra, apre inedite possibilità di realizzare esperienze del tutto nuove o ancora poco sperimentate, di conservazione, di documentazione, di comunicazione e condivisione del patrimonio culturale.
La formazione professionale promuove in maniera ancora insufficiente un approccio che vada oltre il semplice confronto tra discipline e processi che costituisce invece un fattore chiave nell’esercizio di attività che accomunano i nostri istituti e le nostre professioni in un quadro complessivo che sollecita con sempre maggior urgenza la tutela, la valorizzazione, la gestione integrata del patrimonio culturale.
Il tutto nel quadro di una marcata vocazione sociale e non solo culturale degli istituti che ha a che fare con il diritto all’informazione, con la conoscenza identitaria, con il confronto tra culture e con la formazione permanente per tutti. Le associazioni professionali che hanno anche la funzione di attestare le competenze dei professionisti sono fortemente chiamate a disegnare un nuovo cammino, in un contesto di confronto internazionale.
Partendo da queste considerazioni, in occasione del congresso del 19-20 novembre 2015 le associazioni riunitesi nel coordinamento MAB proporranno, a conclusione dei lavori, una proposta di offerta formativa congiunta.
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